Viaggio di un’Idea
Neuroscienze e fantasia per indagare i processi creativi.
“Le nuove idee non nascono dalla deduzione ma da un’immaginazione artisticamente creativa.” Max Plank
Non scordiamo dove sta la scrivania
Passiamo al secondo punto: perché parlare di creatività?
L’idea sfuggente.
Per capire ancora qualcosa della creatività possiamo usare la metafora di συνβαλλω (sunballo “mettere assieme”, da cui deriva simbolo) e διαβαλλω (diaballo, “separare”).
Il primo termine si riferisce al momento in cui i pezzi del mosaico acquisiscono significato. È quando due idee precedentemente slegate si uniscono e danno vita a qualcosa di nuovo, che è diverso dalla semplice somma delle due componenti precedenti. Il secondo termine, invece, ci racconta di tutte quelle situazioni in cui il senso è frammentato e disperso. Eppure, se siamo disposti a raccogliere quelle schegge, anch’esse serviranno a ricostruire un nuovo senso. Questo è il cuore di tutto il discorso: ne vale la pena.
Ogni fallimento, ogni fatica non vanno vissuti come fini a sé stessi, né come qualcosa di definitivo, perché essi sono sempre in funzione di un bene maggiore, di un miglioramento, di un nuovo disegno, di una nuova storia. Molto spesso siamo abituati a valutare il prodotto e non il percorso, eppure non è qualcosa che si dovrebbe trascurare così facilmente..
Il viaggio
In conclusione, che dire?
Bibliografia e risorse
- Riccardo Falcinelli, “Guardare, pensare, progettare – Neuroscienze per il design”.
- Stephen King, “On writing”.
- Larisa V.Shavinina, “The international handbook on innovation”.
- Rob DeSalle, Ian Tattersall, con illustrazioni di Patricia J. Wynne, “Brain – istruzioni per l’uso”.
- Steven Pinker, “Come funziona la mente”.
- Maristella Fantini, “Analisi Transazionale e Neuroscienze, un binomio da riscoprire” .
- Scienza in Rete
- Diverse altre cose che purtroppo sono irreperibili nella mia cronologia.
- Ho utilizzato alcuni penelli creati da ObsidianDawn.